Confesso che quando iniziai a leggere il primo volume di La Nave di Teseo, pensavo sì di iniziare una buona lettura fatta di mistero e tinte noir ma non immagino di iniziare un viaggio così oscuro e maturo come invece si sta rivelando essere col volume 4.
Credo che questo volume sia da considerarsi un passaggio essenziale per un cambio di rotta che dona al racconto tinte crude, carnali e risvolti inimmaginabili. Con quello che succede in questo volume, si potrebbe pensare che le variabili a disposizioni si moltiplichino all’infinito, dando al racconto ulteriore materiale per sviscerare ogni singolo dettaglio che la storia ci propone.
Sono rimasto anche molto colpito in modo positivo, dalla capacità di Higashimoto nel riuscire a imbastire il tutto in modo estremamente convincere e poco tirato però capelli, con una capacità mostruosa nella gestione della griglia grafica. Ci sono momenti in cui vi dimenticherete totalmente di star leggendo un manga, vi sembrerà di guardare un film da quanto le vignette scorrano naturalmente da sole.
Inutile quindi dire che la storia si fa ancora più interessante e che il numero 5, una volta uscito, sarà in cima alle priorità delle mie letture.
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